EmozioniEmotions

Acqua e farina, elementi semplici ed essenziali, come le emozioni, oggi giorno ci si interroga in maniera maniacale e a tratti assurda su come interpretare un abbinamento; come scegliere la giusta bevanda con il cibo che stiamo mangiando?! La pizza nella sua complessa semplicità rappresenta forse uno dei piatti, perché di questo stiamo parlando, più completi a cui abbinare qualcosa di preciso, qualcosa di standard, che possa far emozionare e rivivere sensazioni ancestrali ai commensali. Ma se invece puntassimo su location, tavolo e commensali stessi? Se invece abbandonassimo per un attimo il sistema classico di abbinamento e ci concentrassimo su quello che il cliente vorrebbe degustare in quel preciso momento?!

 

Forse è qui la risposta del 2019! Abbandonare i canoni classici dell’abbinamento per rifarsi alle emozioni, per rifarsi a quei piccoli segnali che il cliente ci trasmette… Coppia, amici, amanti, business… ognuno di loro ha un abbinamento differente, e allora lasciamo da parte il canonico accoppiamento di lievitati e ridiamo un senso al servizio, inteso nella sua interezza, inteso nella sua dolce armonia di gestione. Sake, birra o vino forse non fa differenza sulla carta, ma rispetto al cliente si, quindi meno tecnici e più mentalisti, più camerieri sensibili a decidere quale, quando e soprattutto come!

 

Per quanto mi riguarda amo tutto ciò che mi rievoca emozioni, non amo lieviti per lieviti o dolcezze con dolcezze, dico sempre ai miei ragazzi: “vorrei tutti clienti come me, aperti e liberi di farsi guidare”! La pizza, oggi, riconosciuta come piatto universalmente gourmet è terra fertile per tanti colleghi e appassionati, azzardate, stupite ed emozionate prima voi stessi per emozionare i vostri clienti, non sbaglierete! Mai.

 

Matteo Zappile

Restaurant Mangager – Head Sommelier Il Pagliaccio** Roma

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