Napoli-Londra, Ciro Salvo: La pizza, il vero comfort food durante la crisi

 

di Laura Guerra

A Londra la sua pizzeria, durante i mesi dell’emergenza sanitaria, è rimasta sempre aperta, lavorando solo con il delivery. La richiesta è stata notevole anche se la mancanza dei turisti ha fatto la differenza.

Il calo, in una città che vive di turismo – racconta Ciro Salvo al 1° posto nella classifica delle Migliori Pizzerie d’Europa per 50TopPizza edizione 2020  oltre che Best Service 2020 – Consorzio Tutela Prosecco Doc Award e Pizza Chef of the Year 2020 – S.Pellegrino & Acqua Panna Award, con la sua 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria London c’è stato, ma non mi lamento. E’ stato molto importante resistere, su una piazza che è difficile e competitiva, infatti nella nostra stessa zona, Westminster, molte attività ristorative hanno chiuso”.

Qual è la ragione della vostra “resistenza” secondo te?

Il vero motivo è la pizza, è amata e conosciuta a tutte le latitudini e nei momenti di crisi è il vero comfort food. Per noi è stato così sia a Napoli che a Londra. La pizza è una certezza e nei momenti difficili la gente, per stare bene, vuole le cose che conosce e apprezza. E’ stato cosi anche durante l’emergenza Covid-19.”

Ci sono differenze fra i clienti di Napoli e quelli di Londra?

“Non direi. Hanno scelto la pizza seguendo le regole: a Londra facendosela portare a casa, a Napoli anche; ma appena è stato possibile tornare a consumarla al locale, c’è stata una risposta straordinaria. Tutti avevano voglia di uscire, di ritrovare le abitudini di prima, di incontrarsi e incontrare gente”.

Quali sono state le pizze più gettonate?

I classici: margherita e marinara e quelle con salame o prosciutto; poi il ripieno fritto, un evergreen che non tramonta mai”.

E’ cambiato il servizio in pizzeria?

A parte le misure di prevenzione dettate dalle autorità come la misurazione della temperatura, il distanziamento fra persone e tavoli, per quel che riguarda la sicurezza del personale, l’igienizzazione dei locali, delle superfici, delle sale e degli ambienti di lavoro eravamo già molto scrupolosi prima. Abbiamo raccolto senza difficoltà la necessità di esserlo ancora di più, con maggiore attenzione e frequenza dei trattamenti di sanificazione e pulizia. In più abbiamo sostituito i menu riutilizzabili, scrivendo nomi delle pizze e prezzi sulle tovagliette usa e getta della mise en place”.

Guardiamo al mondo pizza e al suo futuro.

Negli ultimi anni abbiamo tutti giovato di un grande boom della pizza, con una enorme divulgazione del settore in tutti i sensi. Il futuro confermerà le realtà solide, ben organizzate e pronte ad investire nel cambiamento. Le situazioni che erano in bilico prima dell’emergenza hanno ora l’opportunità di rimettersi in gioco o rischiano di non reggere alla prova del prossimo inverno”.

Cosa c’è nel futuro delle tue pizzerie?

Continueremo a proporre la pizza tradizionale napoletana di alta qualità, quella di sempre, frutto di un grande lavoro sull’impasto, di maniacale attenzione alle materie prime, rigore nella pulizia degli ambienti e della sicurezza del cliente, cordialità professionale del servizio. Venire da noi deve continuare ad essere un’esperienza che si ha voglia di ripetere con piacere”.

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