Saporè

Se si vuol mangiare al Saporè ci si rassegni ai turni. dovuti ai pochi posti del locale (si mangia a contatto di gomito con altri avventori). La fama della pizza e del pizzaiolo, Renato Bosco, meritano il sacrificio. Mangiare non è verbo giusto per Saporè. Qui si degusta. Anche pizza e pizzaiolo sono termini che vanno stretti. La lista specifica: crunch, doppio crunch, aria di pane, mozzarella di pane, bagel pizza, pizza senza lieviti aggiunti. Lui, Renato Bosco, va chiamato “pizzaricercatore”. Scegliamo la Piccante (ci sconfinferano la ‘Nduja di Spilinga e il cappero di Pantelleria) e una degustazione d'”aria”: Margherita Dop con bufala campana e Classica sempre buona con burrata pugliese e Parma 30 mesi. “Aria” da applausi.
Immagine in evidenza: www.giampatv.com

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