La ricerca è sempre al primo posto per Gianni Di Lella che prosegue nella valorizzazione della pizza nelle sue più ampie espressioni e in una decisa e proficua interazione tra pizzeria e alta cucina. Gli impasti hanno ora una maggior friabilità, con i cinque cereali, la farina di riso, il lievito madre e la lievitazione 48 ore, ed esprimono pizze, fragranti, non alte, con un’idratazione del 68% e il cornicione pronunciato. Il menu è suddiviso in ‘Classici, C’era una volta e Contemporanee’, oltre alla Romana, pensata con Jacopo Mercuro e a una piccola carta dedicata alla ‘Marinara’. Tra le novità imperdibili il ‘Calzone con le polpette’; il ‘Calzone gateau’ con Parmigiano 24 mesi, fiordilatte, patate, prosciutto cotto; la ‘Profumo di liquirizia’, con fiordilatte, prosciutto cotto, stracciatella di bufala e polvere di liquirizia, ma anche ‘Era una lasagna’, ormai diventata un must. Senza dimenticare la folta schiera di pizze dessert che hanno fruttato podi nazionali e internazionali.