In uno dei suoi quartieri più vibranti, il Distretto IX, un crocevia di culture, dove il passato industriale si mescola con l’energia del presente universitario, ha messo radici un indirizzo che parla italiano con l’accento universale della pizza ben fatta. L’ambiente è essenziale, ma caldo.
Le pizze sono stese a mano, con un impasto che guarda alla tradizione napoletana ma con una personalità tutta sua: cornicione appena accennato, pasta fragrante e scioglievole. La carta è divisa tra proposte classiche e quelle che osano con gli ingredienti locali. Ne sono un esempio la Paprika János che è un omaggio alla cucina magiara: salsiccia speziata, pancetta croccante, peperoni verdi, pomodoro.
O la Tükör, con l’uovo in camicia che si apre col primo taglio, che unisce comfort food e ricercatezza. Il servizio è giovane, sorridente, veloce.