La nostra rassegna stampa offre una panoramica sul mondo della pizza: novità, curiosità, nuove aperture, consigli e tanto altro per restare in continuo aggiornamento.
Vediamo insieme quello di cui si è parlato in Italia dal 28 maggio al 3 giugno 2019:
A cura di Bruna Sapere
• La pizza di Cracco non ha riscosso grandi consensi, specie in base ad un’immagine scattata che ha fatto il giro del web. Aspetto a parte, che pare notevolmente migliorato – grazie anche ad una foto ben realizzata – come risulta all’assaggio, in realtà? L’impasto è lievitato, anche se il cornicione impegna più del dovuto la masticazione. Condimenti e dosaggi sembrerebbero eccessivi, il che non valorizza gli ingredienti di buona qualità. Insomma, pizza non all’altezza del nome.
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – La pizza di Cracco è un po’ più bella ma al palato sicuramente non vale i 20 euro che costa
• Da qualche giorno anche i veronesi possono gustare la pizza de L’Antica Pizzeria Da Michele, aperta nel locale di Stradone Porta Palio 20. Anche Errico Porzio si appresta ad aprire una nuova sede, ma resta in Campania, ad Aversa, in via Plauto 10, dove porterà il suo stile napoletano tradizionale. Dopo un periodo di ristrutturazione e l’inaugurazione di un’altra pizzeria a Reggio Emilia, La Pizzeria Fratelli Iaiunese dal 1998 riapre proponendosi in una veste più fresca e giovane, nel pieno centro di Casal di Principe. Quattro forni, più uno dedicato al senza glutine, in un ambiente molto grande disposto su due piani con giardino al pian terreno e un’area relax al piano superiore. Qui, i fratelli Armando e Raffaele Iaiunese, entrambi laureati in Economia e Commercio, proseguono l’attività di famiglia che il padre Luigi aveva creato più di un ventennio fa.
Verona Sera – Apre a Verona la storica pizzeria “Da Michele”
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Errico Porzio rilancia con una nuova apertura ad Aversa
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Fratelli Iaiunese Pizzeria dal 1998 a Casal di Principe, riapre più bella che mai
• Vincenzo Iannucci è l’uomo immagine di Nuvola, l’ultimo prodotto del Mulino Caputo, che ha scelto questo pizzaiolo di 28 anni per parlare alle nuove generazioni. Oggi, Vincenzo, dopo aver fatto le giuste esperienze, con grande determinazione e un impegno a 360 gradi, è continuamente in viaggio tra l’Italia e l’estero per fare formazione. Tra gli altri impegni, è stato protagonista di Una Pizza per l’Estate – appuntamento di inizio stagione voluto da Mulino Caputo e arrivato alla settima edizione – insieme alla nuova leva di giovani pizzaioli campani, chiamati ad interpretare l’imminente stagione alle porte. La kermesse, svoltasi a Palazzo Petrucci, ha regalato una serie di proposte molto convincenti.
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Storie di pizzaioli | Vincenzo Iannucci, dalla Sanità a brand ambassador.
La Repubblica Napoli – Una Pizza per l’Estate 2019: le proposte degli under 30
• Vincenzo Capasso, a 90 anni, è il secondo pizzaiolo più anziano di Napoli. Nato dietro il banco dell’attuale Pizzeria Capasso a Porta San Gennaro, discende da una delle due più antiche famiglie di pizzaioli napoletani ancora operanti. Nel giorno del suo compeanno, ha ricevuto dal sindaco di Napoli una targa con la medaglia della città e ha regalato pizze a portafoglio in segno di gratitudine verso i clienti che da sempre scelgono la sua pizza. Intanto Franco Pepe il 2 giugno è stato nominato Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, carica conferita per la prima volta ad un pizzaiolo dal Capo dello Stato. L’onorificenza è stata assegnata – secondo le parole del portavoce del Presidente – per “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo della gastronomia, dove ha saputo risollevare, con il suo progetto Pepe in Grani, le sorti di un territorio”.
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Don Vincenzo Capasso, il secondo più anziano pizzaiolo della città di Napoli…
Ansa T&G – Pizza, compie 90 anni decano pizzaiolo di Napoli
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Franco Pepe nominato “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana”
• Nasce #PIZZAMOOC, il primo corso completamente online, accademico e gratuito sulla pizza. Si tratta di un corso teorico offerto dall’Università di Napoli e curato da Luciano Pignataro, per imparare cos’è oggi la pizza, cos’è stata e cosa sarà. In Italia, la qualità non rappresenta un problema ricorrente in virtù della bravura dei pizzaioli, ma all’estero può capitare più di sovente che le pizzerie promettano un’alta qualità tradita nella versione finale. Domino’s Pizza è convinta di aver trovato la soluzione al problema grazie all’intelligenza artificiale. Nei punti vendita di Australia e Nuova Zelanda è arrivato Dom Pizza Checker, un sistema per verificare che la pizza sia aderente alle richieste dei clienti, dalla tipologia alla distribuzione degli ingredienti, fino al taglio uniforme delle fette.
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Università di Napoli: in arrivo Il primo corso online accademico e gratuito sulla pizza con il Mooc di Federica!!! Ecco come prenotarsi
Wired – L’intelligenza artificiale che controlla la qualità della pizza
• Massimo Giovannini non smette mai di approfondire la sua conoscenza in termini di impasti e lievitazioni. Il suo progetto Apogeo a Pietrasanta è una pizzeria contemporanea che valorizza la lavorazione delle materie prime e dell’arte bianca in tutte le sue forme. A dimostrarlo, la sezione del menu chiamata #Oltrelapizza in cui sono inseriti piatti a base di lievitati, farine, fermentazioni e suggestioni che rappresenta un percorso nato da contaminazioni legate al mondo della cucina. Da ciò anche la serie di eventi firmati #oltrelapizza. La serata conclusiva della seconda edizione ha visto un confronto ragionato fra il padrone di casa e Michele Valotti della Trattoria La Madia di Brione che ha divertito i presenti oltre le aspettative.
Reporter Gourmet – Pizzeria Apogeo, la pizza di Massimo Giovannini va oltre e punta sempre più in alto
Identità Golose – Giovannini e Valotti: #oltrelapizza parte seconda
• Da Gino Sorbillo Lievito Madre a Roma, in Piazza Augusto Imperatore, si è tenuta una lezione di pizza napoletana insolita: il Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Turismo, Zorab Pololikashvili, si è cimentato ad impastare la farina zero biologica, seguendo le indicazioni di Gino, a stendere il panetto con la tecnica dello schiaffo e a condire la pizza con le specialità della tradizione, non sottraendosi all’assaggio finale. Anche a Napoli la pizza è legata a personaggi di spessore. Nel caso di Vincenzo Esposito, patron di Carmnella, con una dedica alla scrittrice Elena Ferrante che racchiude l’unione di due tradizioni partenopee, Pizza e Ragù. Si tratta di una pizza ricca di interessanti sfumature che raccontano una Napoli vera, proprio come le pagine della scrittrice.
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Sorbillo: lezione di pizza al Segretario delle Nazioni Unite
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – L’Elena Ferrante di Vincenzo Esposito: due tradizioni in una sola pizza
• Pashà ad Apollosa, nel beneventano, rappresenta l’ennesimo esempio di qualità familiare. Qui, Antonio Grasso ha costruito una solida realtà con la moglie Concetta e la sorella Lucia. Forno a legna, impasto ben lievitato e idratato e condimenti ragionati sono i tratti distintivi. Ne rappresenta un esempio la pizza Quattro Formaggi, da annoverare tra le migliori, preparata con giochi intelligenti di consistenze e temperature diverse e una perfetta proporzione tra i diversi formaggi che non stancano il boccone. La scelta di escludere il gorgonzola, ingentilisce la senzazione finale. Grande attenzione alla selezione dei formaggi anche alla Pizzeria Pulcinella da Ciro, con una sezione del menu dedicata. Qui, Ciro Casale segue la filosofia della valorizzazione del territorio attraverso la ricerca e l’utilizzo di ingredienti di primissima qualità, abilmente abbinati tra loro.
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Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Pizzeria il Pascià. La migliore pizza quattro formaggi di sempre per cinque motivi
Luciano Pignataro Wine&Food Blog – Pizzeria Pulcinella da Ciro, a Baiano (AV) la pizza da scoprire di Ciro Casale
• La classifica di TheFork Restaurants Awards 2019 – New Openings, concepita in collaborazione con Identità Golose, ha coinvolto una prestigiosa giuria composta da 71 Top Chef. Il risultato è stata una selezione di 64 insegne in ogni parte d’Italia, sottoposte poi al giudizio degli utenti di TheFork, popolare piattaforma di prenotazione per ristoranti. Tra i dieci locali che, con il maggior numero di preferenze, hanno composto la top 10 finale, compaiono la pizzeria dei fratelli Salvo Francesco&Salvatore a Napoli, consigliata dallo chef Pietro Leemann, e Seu Pizza Illuminati di Roma, consigliato dallo chef Gianfranco Pascucci, rispettivamente al secondo e al quarto posto.
GQ Italia – Ristoranti, le 10 migliori nuove aperture del 2019 secondo TheFork