La mia pizza

La pizza è una magia. Definirla impasto salato di farina, acqua, lievito e sale è solo una definizione da vocabolario. La pizza è gioia, allegria. La pizza è condivisione. La pizza è una sinfonia di sapore, una goduria per il palato, ma anche per gli altri sensi. Io non so quale sia la più buona pizza italiana, e quindi del mondo. Giornalisti bravi come Luciano Pignataro ne sanno molto più di me. Io posso solo dire di aver gustato ottime pizze in tutte le Regioni d’Italia, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia. La pizza è come l’oro, un bene rifugio.

 

Un porto sicuro per passare una serata felice, senza brutte sorprese. Gli ingredienti sono fondamentali. E non perdo neppure un minuto del necessario per affermare con forza che chi specula sulla pizza non è degno di rispetto. In tutta Italia ci sono per fortuna grandi, e a volte, grandissimi Pizzaioli. Li accomuna un ingrediente che non si trova in nessun negozio, la passione. Ricerca, studio, ingredienti di prima scelta sono decisivi, ma è la passione che trasforma un impasto salato nella magia della pizza. Basta guardare gli occhi dei vari Sorbillo, Bonci, Santarpia, e tanti altri ancora, quando parlano del loro lavoro. Pura energia, pura gioia, sano orgoglio.

 

La pizza è inclusiva. Nessuno è escluso. Non a caso pizza è la parola italiana più conosciuta al mondo. Non a caso la imitano tutti. Ben vengano i tentativi di farla sempre più un cibo di tutti e per tutti. Un’unica avvertenza seguire le regole della tradizione e soprattutto della decenza. Farine autolievitanti, pomodori di dubbio gusto, e formaggi improbabili al posto della mozzarella formano altro, non certo la nostra amata pietanza. La pizza è un piatto serio e antico che merita ammirazione e rispetto.

 

La pizza siamo noi. Creativa quanto vuoi, ma nei confini del buon senso e della decenza. Certo una pizza gustata in Italia ha un valore intrinseco inimitabile ed irraggiungibile. E questo è evidente, basta osservare le espressioni dei turisti davanti ad una pizza fumante.

 

La felicità è uno stato che si può raggiungere facilmente davanti ad una Margherita.

 

Marcello Masi
Vice direttore dell’offerta informativa della Rai.

 

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